L Epifania tutte le feste si porta via!”
ma non gli eventuali chili guadagnati nel periodo delle festivit¢ natalizie appena trascorse.
Utile quindi, per chi non │ riuscito a seguire il criterio della giusta misura, correggere le abitudini alimentari ed iniziare una dieta sana, ricca di amidi, di verdure e frutta fresca, povera di grassi e che sia anche varia.
Ovviamente il tutto accompagnato da un po’ di attivit¢ fisica, graduale, moderata ma costante.
Per chi │ del tutto sedentario pu essere sufficiente mettere in pratica i consigli del Dottor Dalle Grave: fare le scale a piedi, non usare scale mobili o ascensori, lavare l’auto a mano, scendere alla fermata dell’autobus prima di quella prevista, lasciare l’auto un po’ pi distante.
Io dico che va bene anche camminare mezz’ora o fare cyclette o ballare (in casa o in un corso o in discoteca), insomma l’importante │ muoversi di pi per usare l’energia del corpo e non quella di elettrodomestici o auto, moto ecc
Gi¢ immagino che il leggere ” dieta sana, ricca di amidi, di verdure e frutta fresca, povera di grassi e che sia anche varia” faccia pensare ad una sorta di dieta punitiva, poco appetibile, alla quale sottostare come pena da scontare per pagare gli eccessi natalizi.
Cos↓ non │ se la dieta viene calcolata da un bravo professionista che sappia anche tenere conto, fino dove possibile, dei gusti personali e delle preferenze del paziente.
Io normalmente al termine dell’anamnesi alimentare (durante la prima visita) chiedo al paziente di immaginare di entrare in un salone con sono tanti tavoli imbanditi:
un tavolo con gli antipasti, uno con i primi, uno con gli arrosti, ecc.. e, fingendo di avere la certezza di non ingrassare e di non avere conseguenze per la salute, immaginare dove sarebbe indirizzata la loro scelta prioritaria.
Questo mi serve ovviamente per capire i reali gusti, non falsati da “preconcetti” sul “fa male o fa bene, fa ingrassare ” ecc. e produrre una dieta che segua il pi possibile questi gusti personali, combinandoli con le abitudini e le esigenze legate all’attivit¢ professionale o quant’altro.
Quindi si alle diete anche piacevoli, no a quelle eccessivamente restrittive e “punitive”.