Come annunciato nel precedente post in cui parlavo dell’alimentazione in gravidanza, desidero fornire indicazione sul livello di incremento del peso corporeo durante i nove mesi.
Anche qui, come per la dieta in gravidanza vi sono credenze popolari, convinzioni di vario tipo, a volte anche eccessive in un senso o nell’altro: ossia chi restringe troppo e chi eccede!
L’aumento di peso in gravidanza dipende per i 2/3 1/3 da un aumento “facoltativo” ritensione di liquidi, aumento del tessuto adiposo materno: come riserva lipidica per l’allattamento).
Gli ultimi L.A.R.N. (Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e di Nutrienti per la popolazione italiana) dell’Istituto Nazionale della Nutrizione sottolineano che l’aumento di peso va personalizzato in base alla situazione pre-gravidica della donna.
Se al prima della gravidanza la donna │ sottopeso ovviamente dovr¢ prendere pi chili (da 1\2 a 18 circa) , se │ normopeso da 11 a 15 circa, se │ sovrappeso da 1 a 11 chili e se │ obesa non oltre 7 chili.
La condizione prima della gravidanza (sovrappeso , normopeso ecc) si determina con il calcolo dell’Indice di Massa Corporea che si ottiene dividendo il peso corporeo (in Kg ) per il quadrato della statura (in metri).
Se l’IMC │ sotto 18,5 si parla di sottopeso, se │ tra 18,5 e 25 si │ normopeso, tra 25 e 30 sovrappeso, sopra 30 si parla di obesit¢.
Altre indicazioni importanti sono:
– La gestante molto giovane (et¢ inferiore ai 20 anni) dovrebbe avere un aumento verso i limiti superiori delle raccomandazioni.
– La gestante con bassa statura (inferiore a 157 cm) dovrebbe avere un aumento pi vicino ai limiti inferiori delle raccomandazioni.
– Per una gravidanza gemellare l’aumento di peso consigliato │ di 16 – 20 chili.
– MAI DIMAGRIRE DURANTE LA GRAVIDANZA per evitare la formazione di sostanze dannose per lo sviluppo fetale.
– Annotare il proprio peso una volta la settimana.
– Segnalare con tempestivit¢ al medico un aumento di peso troppo rapido (almeno 2 Kg in 10 giorni soprattutto se accompagnato da piedi e mani gonfie.