La dieta mediterranea candidata a diventare Patrimonio dell’Umanita’!:
“(AGI) – Madrid, 26 giu. – La dieta mediterranea Patrimonio dell’Umanita’: il governo spagnolo ha deciso di battersi per l’inserimento del modello alimentare mediterraneo -un mix equilibrato di frutta, verdura, olio d’oliva, pasta, pane, pesce e carni magre, il tutto bagnato dal vino -nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanita’ dell’Unesco.
Lo ha reso noto il ministro spagnolo dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione, Elena Espinosa. I benefici assicurati alla salute e alla qualit¢ della vita dall’alimentazione tipica dei Paesi mediterranei sono testimoniati da innumerevoli studi scientifici, anche d’oltre Atlantico. (AGI)
” Una notizia del genere mi fa particolarmente piacere, specialmente in un periodo che, come questo estivo, vede il proliferare delle diete pi “insolite”:
Diete di ogni genere, che escludono i farinacei o indicano di mangiare solo frutta o solo proteine e cos↓ via.
Ai miei pazienti dico da sempre: “Prima di iniziare un dieta, o pi in generale un cambiamento nelle proprie abitudini, conviene chiedersi se queste nuove potranno essere facilmente portate avanti nel lungo termine”.
Se cos↓ non fosse, spesso si finisce con il recuperare i chili persi, anche con gli interessi.
Ad esempio, se provo a cucinare con meno grassi e vedo che le pietanze sono gradite sia da me che dai miei familiari, ho una buona probabilit¢ di mantenere questa nuova abitudine per sempre, con indubbi benefici, sicuramente duraturi.
Se invece la dieta alla moda mi impone ad esempio di eliminare del tutto o quasi i farinacei, sono destinato non mantenere tale abitudine perch← l’organismo ha le sue leggi che mi impongono una certa quota di carboidrati.
Concludo quindi ribadendo il concetto altre volte presentato: non esistono alimenti proibiti in modo assoluto, dipende tutto da quantit¢, frequenza e momento della giornata in cui lo consumo, ecco perch← tutti i grandi nutrizionisti insistono tanto sul concetto di “dieta personalizzata”.
Ribadito questo diamo ovviamente la preferenza alle salutari scelte della “DIETA MEDITERRANEA” che, spero, diverr¢ patrimonio immateriale dell’Unesco.