Perché i bambini svuotano il frigo

Uno dei compiti a casa che mia figlia Giulia doveva fare in questi giorni era la lettura ed il commento di un brano scritto da Susanna Tamaro nel suo libro “Cuore di ciccia”.

“Michele aveva otto anni e viveva con la mamma in una casetta alla periferia della citt¢ con un piccolo giardino, La mamma si chiamava Angelica. Il pap¢ si chiamava Arturo e viveva in un appartamento non molto lontano.Aveva un negozio di automobili nel centro della citt¢. Quando era nato Michele si amavano molto, ma poi piano piano, come succede spesso, Angelica aveva capito che Arturo non era l’uomo dei suoi sogni, e Arturo aveva capito che Angelica non era la donna dei suoi desideri. Cos↓, quando Michele aveva tre anni avevano deciso di separarsi. Il pap¢ veniva a trovarlo una volta a settimana.

……..Per Angelica, che come abbiamo gi¢ detto dirigeva una fabbrica di costumi da bagno, la cosa pi importante era essere magri e scattanti Il perch← │ chiaro: se tutti avessero deciso di essere grasi, nessuno avrebbe pi comprato costumi da bagno. Naturalmente lei faceva grandi sforzi per assomigliare ad uno scheletro. Mangiava un pranzo intero soltanto ogni due o tre giorni, e per il resto si nutriva unicamente di yogurt magri e mele sgonfie.

E non era tutto: giacch← queste misure non erano sufficienti per arginare l’esplosione della ciccia, ogni minuto libero lo trascorreva correndo in giro per il giardino, facendo flessioni e saltelli. Si pesava regolarmente la serae la mattina, e se la sera scopriva che si era aggiunto un etto, invece di dormire andava in giardino e saltava sul tappeto elastico fino al mattino.

Quando gli etti erano due scoppiava a piangere, e toccava a Michele consolarla; la consolava con aprole dolci, anche se della sua magrezza non gliene importava proprio niente.

Con il padre non andava diversamente: dato che vendeva automobili da corsa, e le automobili da corsa le guidano i signori abbronzati e magri, anche lui doveva essere sempre magro e abbronzato. La domenica mattina andava a prendere Michele vestito in tuta e scarpe da ginnastica, e per tutto il giorno, mentre gli altri mangiavano le fettuccine e guardavano la televisione, loro due correvano in giro per i parchi senza mai fermarsi.

Michele odiava correre: gli facevano male i piedi e le ginocchia, gli mancava il fiato e dopo un po’ anche la vista, e i pensieri, anzich← starsene fermi e tranquilli, ballonzolavano da una parte all’altra della testa come bambole rotte.

Michele odiava anche lo yogurt, le mele sgonfie ed i bibitoni proteici, odiava andare a lezione d’inglese e a lezione di computer, odiava tutto questo, ma giacch← era gentile faceva tutto e stava zitto.

Cos↓ con gli anni i suoi genitori si erano convinti di avere un figlio proprio come desideravano, uguale identico a loro; mentre Michele, con gli anni, era diventato un bambino triste e solo.

L’unico amico di Michele era Frig, un frigo bianco con la pancia sempre piena di cose buone da mangiare che gli servivano a mandare via quel freddo che sentiva dentro la pancia ad esempio quando era solo e si annoiava e desiderava un fratellino o un gatto. “

Mi ha immediatamente fatto pensare ad alcuni ragazzini che vedo in studio, in particolare ad uno che nel primo colloquio mi disse proprio che certe volte mangia perch← si annoia!

Un testo che vale davvero la pena leggere, magari insieme ai nostri figli, vista la semplicità  del linguaggio che lo rende una lettura idonea a partire dai nove anni in su!

The following two tabs change content below.

Claudia Lo Conte

La Dott.ssa Claudia Lo Conte Dietista con studio a Prato, è l’autrice di molti dei post di dietista.org e di dietablog.it. La Dott.ssa Claudia Lo Conte con la sua esperienza decennale e la passione per i dettagli del suo lavoro può essere la vostra professionista di fiducia a Prato e provincia, sia che siate privati che aziende, potendo offrire : – Diete davvero personalizzate per la singola persona sana o con patologie: adulti, ragazzi o bambini; sovrappeso, magrezza, dislipidemie, ipertensione, diabete; diete per gravidanza, allattamento ecc. – Piani Nutrizionali per Enti Pubblici o strutture private: Comuni, Case di Riposo, Asili Nido, Centri per disabili mentali i fisici, Aziende di ristorazione. I suoi elaborati sanno sempre coniugare le esigenze di gusto con quelle organizzative, nutrizionali ed igieniche, trovando spesso soluzioni davvero originali e personalizzate.

Lascia un commento